In molti Comuni e Provincie Italiane hanno già stretto accordi, per aprire un canale di Cessione del Credito; con in mano una Certificazione da parte della PA, l’impresa può farsi liquidare dalla banca che a questo punto diventa creditrice della PA. Secondo Valter Nebbiai, assessore alle risorse economiche e finanziarie del comune di Livorno, uno degli enti capofila poichè l’accordo risale alla fine del 2008, “il meccanismo è vantaggioso perchè consente una gestione efficace dei pagamenti senza produrre costi aggiuntivi; gli spread a carico del fornitore sono in genere piuttosto bassi e quindi anche per l’impresa è una buona soluzione vedersi garantito il pagamento sostenendo un costo contenuto”, ma è altresì vero che non è sempre facile riuscire per una Impresa farsi certificare le fatture, è meglio affidarsi ad una Società specializzata in Gestione del Credito con Tutela integrata che a costi molto ridotti, senza costi fissi e soprattutto con il pagamento della provvigione post incasso, si riesce ad ottenere degli ottimi risultati.
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Ritardi nei pagamenti
lunedì, luglio 12th, 2010La Legge Italiana, pur lasciando libere le parti di determinare contrattualmente i termini di pagamento, stabilisce per il creditore ad avere il diritto agli interessi di mora, che scattano superata la scadenza, o in assenza di scadenze poste nel contratto, a partire dal trentesimo giorno dal ricevimento della fattura o della merce da parte del debitore; è altresì prevista la possibilità di richiedere un risarcimento dei costi sostenuti per il recupero delle somme non corrisposte. Secondo Confindustria in Italia i tempi di pagamento delle Pa ammontano a 130 giorni, con punte di 600/700 giorni nella sanità delle regioni meridionali, contro i 53 di Francia, Germania e Regno Unito; ancora maggiori i ritardi stimati da Confapi, secondo la quale circa la metà delle Pmi creditrici intervistate dichiara crediti non pagati per un periodo superiore a un anno, mentre un terzo denuncia ritardi di pagamento superiori ai 6 mesi. Inutile sottolineare che tramite una attenta “Gestione del Credito” attraverso società specializzate si possono ottenere risultati assolutamente importanti senza costi fissi ed a costi bassissimi.
Ritardati pagamenti: sulle spalle delle PMI per la lentezza della PA
lunedì, giugno 21st, 2010I debiti della PA nei primi mesi del 2010 sfiorano i 70 miliardi di euro, l’ideale sarebbe che le imprese possano riscuotere almeno una parte dei loro crediti, in modo tale da poter dare una boccata di ossigeno in questa fase di sofferenza. Le PMI rischiano di non farcela perché devono aspettare mesi o addirittura anni prima di essere pagati da un PA o da una grande impresa committente, cè bisogno di norme severe contro i cattivi pagatori, perchè mettono in ginocchio le PMI le quali si trovano strette in una morsa fatta di oneri finanziari, costi amministrativi per disincagliare i crediti in sofferenza, perdite di tempo, oneri legali per ottenere la riscossione del credito agendo per via giudiziaria. Altra cosa importante è che nessun imprenditore, specie in questi tempi di crisi generale, è disposto a trascinare in tribunale un suo cliente (specie se PA) con la quasi certezza che quello sarà perso per sempre, e allora aspettano. Intanto il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, ha annunciato che si sta lavorando per approvare prima dell’ estate un Direttiva che “dovrebbe portare il pagamento dei crediti con la PA entro il termine di trenta giorni con una penalità del 5% in caso di ritardo”. Bisogna poi aggiungere che a causa dei problemi di liquidità provocati dal ritardo nell’ incasso delle fatture, le PMI che forniscono beni o servizi alla PA sono costrette a esporsi in banca, e denunciano una maggiore difficoltà di accesso al credito a loro volta. Ci si chiede perchè non sia introdotto il principio della reciprocità tra Stato e cittadini nella compensazione tra debiti e crediti che consenta agli imprenditori di pareggiare i crediti e debiti vantati nei confronti della PA, infatti sarebbe utile che i politici forniscano una risposta sul perchè lo Stato può bloccare i pagamenti quando il contribuente ha debiti nei suoi confronti e allo stesso modo il contribuente non possa compensare il pagamento di tasse, imposte e contributi con i crediti vantati. Mi pare ovvio che visto e considerato di come appaiono i Conti Pubblici, forse la risposta siamo in grado di darcela da soli !!!! Nel corso del 2010 saranno molte le PMI costrette a chiudere perché la ripresa è troppo lenta, ma bisogna anche aggiungere che dal punto di vista etico è assurdo che un’ impresa chiuda a causa dei debiti non pagati dagli Enti Pubblici. Come sempre ci teniamo a dire che i Crediti ( soprattutto quelli inerenti alla PA) se opportunamente gestiti possono essere incassati in tempi brevi, il tutto tramite una società specializzata nella Gestione del Credito con Tutela Integrata.