Archive for the ‘Senza categoria’ Category

Pubblica Amministrazione trasparente

martedì, settembre 2nd, 2014

Possiamo dire che finalmente è pronto lo schema di Decreto secondo cui le Aziende della PA, comprese quelle del SSN, sono “invitate” a pubblicare sui propri siti internet i dati su entrate e spesa, ma soprattutto l’indicatore di tempestività dei pagamenti
Ora, sicuramente questo strumento ( sempre che entrerà in funzione ) dovrebbe essere un incentivo a migliorare i pagamenti lumaca della PA, ma siamo sicuri che tutti gli Enti sapranno e vorranno utilizzarlo? Anche in questo caso chiudo l’articolo affermando: ai posteri la sentenza!!

Pagamenti PA: funzionerà la fattura elettronica?

mercoledì, agosto 27th, 2014

Iniziamo il nostro discorso con una premessa, e cioè che l’articolo non viene scritto per “gufare” ma solo per fare insieme a voi una riflessione su come si riuscirà ad integrare con i pagamenti la fatturazione elettronica. Iniziamo con il dire che per la PA ( lato sanità ) la data di inizio è Marzo 2015. Secondo punto di osservazione è che, a differenza di quanto si afferma da parte della PA che i fornitori avranno un risparmio di circa 12€ a fattura, io invece confermo che ci sarà un ulteriore esborso economico da parte dei fornitori, il tutto dovuto al software e corsi aggiornamento del personale. Detto aggiungo anche che ad oggi ( settembre 2014) sono ancora una minima parte gli enti pubblici che si sono iscritti al portale del governo per fare in modo che venga loro dedicato un codice univoco che sarà obbligatorio per procedere con la fatturazione elettronica. Noi abbiamo fatto dei test con alcuni nostri clienti, utilizzando la nuova fatturazione elettronica, e bisogna dire che sicuramente non è proprio semplicissima la procedura, ma qualche dubbio rimane nel procedere ad emettere fatture che hanno anche una parte di procedura cartacea dovuta ad eventuali collaudi e/o numeri di serie, ecco in quel caso sarà utile vedere come si procederà e soprattutto se il tutto sarà funzionale. Come ultima riflessione ci chiediamo: ma siamo sicuri che questo porterà ad avere un pagamento ridotto a 60 giorni ( per la Sanità ), ai posteri l’ardua risposta.

Aumenta l’incertezza sui pagamenti

lunedì, febbraio 28th, 2011

Da una analisi effettuata sul livello di rischiosità delle imprese italiane, emerge che, a Dicembre 2010 poco meno del 10% delle Imprese Italiane era altamente a rischio di non riuscire a pagare almeno una volta i suoi fornitori durante l’anno 2011, e solo il 5,5% delle Aziende presentava una rischiosità bassa; a tutto questo possiamo solo aggiungere, che appena un anno fa erano il doppio, cioè quasi l’11,8%.

Classifica del recupero del Credito nel Mondo

martedì, febbraio 8th, 2011

Da un rapporto della Banca Mondiale, eseguito nel 2011, vede l’Italia stabile al 157° posto nel recupero di un credito per via giudiziaria su 183 Paesi presi in considerazione. Questo è solo uno dei 9 indici considerati per stimare l’attrattività nel concludere gli affari in uno Stato, in una classifica generale che ci vede all’80°posto (- 4 posizioni rispetto al 2010). La lentezza nel recupero crediti si inserisce in un contesto in cui il contenzioso ha raggiunto i 6milioni di procedimenti arretrati, (+ 3mln circa all’anno). Ed è per questo, che una simile situazione ha bisogno di una soluzione, e nasce così la proposta di voler adottare la mediazione civile obbligatoria, nella speranza che si possa avere un miglioramento nel recupero del Credito. Personalmente ci crediamo poco, infatti continuamo ad affermare che se un credito è opportunamente gestito, si possono ottenere ottimi risultati.

I primi fallimenti di Enti Pubblici in USA

lunedì, gennaio 31st, 2011

Il numero uno di Jp Morgan lancia l’allarme sui fallimenti di alcuni Enti locali o di Società Municipali Americane che si potrebbero avere nei prossimi mesi, di conseguenza avverte di stare alla larga dal mercato da 2.900 miliardi di dollari di debito emesso da entità pubbliche. L’AD Jamie Dimon ha ricordato ieri che ci sono state sei o sette bancarotte nelle municipalità e che sfortunatamente ne vedremo delle altre; a questo punto dobbiamo solo sperare che questa volta non accada, e cioè più precisamente di oslito c’è il detto che tutto quello che succede in America, poi dopo poco tempo succede anche in Europa/Italia.

Debito Pubblico:colpa dell’Antica Grecia

lunedì, gennaio 31st, 2011

Come nei migliori film, e per ironia della sorte, la prima insolvenza su un Debito Pubblico della storia sembra essere “made in Grecia”. Da uno studio effettuato, sembra che sia successo 25 secoli prima della “tempesta finanziaria” che adesso ha sconvolto il Vecchio continente. Pare che nel IV secolo a.C. 10 città Greche decisero di non pagare il proprio debito con il tempio di Delo, tutto questo lo racconta Gianni Toniolo, docente di storia economica all’Università Duke e alla Luiss. In conclusione si può solamente dire che, nonostante sia dia sempre la colpa di questa crisi economica attuale, al capitalismo ed alla voglia di soldi, da questo studio emergerebbe che anche nel passato le insolvenze erano già presneti, anche se in misura minore, e probabilmente venivano risolte con metodi più semplici e senza coinvolgere altri trenta Paesi, quando il problema è di uno solo !!!!!

Aumentano ancora i ritardi nei pagamenti

lunedì, gennaio 31st, 2011

Il numero in percentuale delle imprese che ha ritardato i pagamenti rispetto agli impegni presi con la controparte ha raggiunto tra Luglio e Settembre 2010, il record di sempre, cioè 61%, quasi un +1% rispetto al trimestre precedente e +6% sullo stesso periodo del 2009. La maggior percentuale di ritardatari sta nei grandi gruppi. In forte aumento anche i protesti, 68.000 nel 3° trimestre, quasi un +2,3% rispetto al trimestre precedente.

Nuova Direttiva Europea dei Pagamenti da parte dello Stato …

martedì, gennaio 25th, 2011

Nonostante sia stata approvata la nuova normativa Europea in merito ai pagamenti da parte delo Stato verso i fornitori, che riduce i tempi con un termine massimo di 60 giorni, pena il pagamento di interessi dell’8%, secondo me non bisogna illudersi più di tanto per lacuni motivi che vado ad elencare. Primo motivo è che Strasburgo lascia d ogni governo la possibilità di mettersi in regola fino al 2013, e c’è da scommetere che l’Italia sfrutterà tutto il tempo a sua disposizione. Secondo motivo, la contabilità Pubblica è per cassa e non per competenza, di conseguenza vi faccio un esempio: se voi vincete una gara bandita dalla Pubblica Amministrazione per la prestazione di un servizio o l’acquisto di un bene, ai sensi del diritto privato siete tutelati a ricevere il compenso dovuto, ma per la contabilità Pubblica quel debito non esiste fino a chè non viene certificato o pagato almeno parzialemente. A questo punto io aggiungo che poichè molte autonomie locali non riescono a fronteggiare i pagamenti a causa del vincolo del patto di stabilità interno, il rispetto dei 30/60 giorni porterebbe automaticamente all’emersione di debito pubblico per circa 4 punti aggiuntivi del PIL, immaginate cosa ne pensa il Ministro Tremonti ……, di conseguenza o si trova una alternativa, o si trova uno dei “soliti accomodamenti all’italiana”, o si rischia di rimanere come siamo. Come conclusione posso solo dire: LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE.

Nuovo ruolo del Credit Manager

martedì, gennaio 25th, 2011

Nonostante la crisi e la stretta bancaria, il Credit manager non è ancora riuscito ad imporsi come figura necessaria allo sviluppo e consolidamento di una qualsiasi azienda, a differenza di altri Stati Europei, dove la figura del Credit Manager è vista con un occhio particolare in ottica Basilea 2 e 3. Il Credit Manager che si stà evolvendo nel nostro Paese, comincia ad essere visto come una figura centrale all’interno dell’azienda che fà da “punto di incontro” tra la Azienda stessa e il servizio esternalizzato mirato alla Gestione del Credito in modo proattivo, e non passivo. Infatti ci si deve assolutamente rendere conto che non basta più la classica telefonata finalizzata al recupero dei crediti a fattura ormai scaduta, ma ad una vera e propria strategia preventiva, che và dalla valutazione alla affidabilità di un Cliente, ed in taluni casi anche a poter prevedere una futura trasformazione in cattivi pagatori, sempre lavorando a stretto contatto con il reparto commerciale, che pur avendo altri target ( vendita) deve rafforntarsi con il reparto finanziario, se l’azienda vuole essere e rimanere competitiva nel mercato. Ma per fare tutto questo non è più possibile farlo internamente all’azienda, per svariati motivi che andiamo ad elencare: costi fissi elevati del personale, costi di preparazione del personale, non redditività delle persone impiegate, a differenza se le stesse persone impiegate venissero dedicate alla vendita, in caso di aumento o diminuzione del flusso di lavoro la difficile gestione del personale in più od in meno, ed è per questo che ci si affida sempre di più a Società specializzate alla Gestione del Credito con Tutela Legale integrata, focalizzata su questa tipologia di interventi, senza costi fissi e con risultati ottimi.

Aumentano le entrate per la “nuova Equitalia”

venerdì, dicembre 17th, 2010

Equitalia ha presentato la sua 1° relazione triennale (2006-2009). Dai dati emerge una migliore efficienza rispetto ai vecchi concessionari: in 3 anni gli incassi derivanti dalla lotta all’evasione sono raddoppiati, e nei primi 10 mesi del 2010 sono stati riscossi 7,3€mld. L’ammontare complessivo del recupero delle somme evase di questi 4 anni si aggira sui 30€mld.