Scatta il blocco dei pignoramenti nelle “Regioni canaglia” su debiti per 14,2€mld, questo è quanto stabilito dalla legge di stabilità “blindata”. A questo punto gli imprenditori che lavorano con la Pa e provano a sopportare l’eterno rallentatore che caratterizza i suoi pagamenti a singhiozzo si mettano l’anima in pace: nella nuova manovra incontreranno più brutte notizie che aiuti scaccia-crisi. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a Società specializzate nella Gestione del Credito con Tutela Legale integrata, in modo tale che possano essere supportate a migliorare la loro esposizione finanziaria a costi estremamente ridotti e soprattutto post-incasso vostro.
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Sanità pagamenti al rallentatore
mercoledì, settembre 8th, 2010La Corte dei Conti ha lanciato un allarme molto forte ( è anni che lancia allarmi ma è tutto sempre come prima!!!), sugli interessi che si rischia di andare a pagare nei confronti dei fornitori della PA. Questo discorso vale soprattutto per alcune Regioni Italiane virtuose che sono molto ferme con i pagamenti ( vedi Calabria,Campania, Puglia, Sicilia e Lazio). Infatti nonostante una legge imponga un termine di 60 giorni come pagamento delle suddette forniture, in certi casi si aspettano anche 809 giorni per incassare le fatture ( vedi Calabria). Il problema si riflette anche sulle strutture convenzionate, sulle farmacie, sulle cooperative che forniscono assistenza alla PA. Per questo il governo ha deciso di bloccare per Legge, le azioni di rivalsa delle imprese nei confronti delle Regioni con i conti Sanitari dissestati, ma solo fino a fine anno, infatti entro il 31 Dicembre 2010, i Commissari o chi per essi, definita la massa debitoria dovranno aver predisposto dei piani di rimborso, pena il non trasferimento di ulteriori fondi necessari al regolare andamento ( stipendi ecc. ecc.) e soprattutto rischi di tagli del personale e poltrone in varie strutture. Come sempre concludiamo che se i Crediti verso la PA sono opportunamente gestiti, si ottengono risultati sicuramente migliori che aspettare e poi agire legalmente, anche perchè si devono quasi sempre anticipare soldi.
7 Febbraio 2009, prime inchieste dell’anno in Puglia
lunedì, marzo 30th, 2009L’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco, e’ stato iscritto nel registro degli indagati della Procura distrettuale antimafia di Bari, nell’ambito di una inchiesta su una storia di presunte tangenti. Le indagini, sono relative alla fornitura di servizi e prodotti in ambito sanitario e sarebbero 15 le persone iscritte nel registro degli indagati. L’ipotesi di accusa e’ di associazione a delinquere e corruzione. Dopo aver ricevuto notizia di una sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura distrettuale antimafia di Bari relativa a una presunta storia di tangenti, l’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco si e’ dimesso dalla carica. L’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Desiree Di Geronimo, riguarderebbe la fornitura di servizi e prodotti in ambito sanitario. Sarebbero 15 in tutto le persone iscritte nel registro degli indagati. L’ipotesi di accusa e’ di associazione a delinquere e corruzione. Vendola si dichiara ”ovviamente addolorato per il coinvolgimento in una indagine giudiziaria dell’assessore alla Salute, Alberto Tedesco. L’assessore Tedesco – continua Vendola – rassegnando nelle mie mani le sue irrevocabili dimissioni, anche per potersi difendere in liberta’ e senza coinvolgimento di sorta dell’istituzione regionale, mi ha chiesto di non interrompere l’azione di governo in un momento cosi’ delicato e quindi di nominare senza indugio il nuovo assessore, nella persona del professore universitario, Tommaso Fiore, medico anestesista, molto vicino al presidente.