Archive for the ‘Regione Molise’ Category

Scattato il blocco pignoramenti fino al 31 Dicembre 2011

venerdì, dicembre 17th, 2010

Scatta il blocco dei pignoramenti nelle “Regioni canaglia” su debiti per 14,2€mld, questo è quanto stabilito dalla legge di stabilità “blindata”. A questo punto gli imprenditori che lavorano con la Pa e provano a sopportare l’eterno rallentatore che caratterizza i suoi pagamenti a singhiozzo si mettano l’anima in pace: nella nuova manovra incontreranno più brutte notizie che aiuti scaccia-crisi. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a Società specializzate nella Gestione del Credito con Tutela Legale integrata, in modo tale che possano essere supportate a migliorare la loro esposizione finanziaria a costi estremamente ridotti e soprattutto post-incasso vostro.

La Finanziaria “congela” i debiti delle Asl delle Regioni Commissariate

giovedì, novembre 25th, 2010

Il giudizio delle Associazioni Forensi e delle Categorie Imprenditoriali sulla cosidetta norma “salva-sanità”, che viene applicata in tutte quelle Regioni che hanno attuato un piano di rientro concordato con il Governo, quindi anche in Campania, è riuscita a passare quasi inosservata, soprattutto grazie  al caos del disastro rifiuti che si è creato in Campania. L’articolo inserito nella Finanziaria appena passata alla Camera, «congela» ancora per un anno la possibilità, per i creditori delle Regioni che abbiamo dettoprima, di ottenere le somme dovute da anni, prorogando il tutto al 31 Dicembre 2011. Sicuramente questa è una decisione che danneggia tutti i livelli dei fornitori, dalle potenti lobby dei fornitori clinico-ospedaliere, ma anche la serie di piccole e medie imprese, le centinaia di farmacie, ortopedie che non sanno più come pagare a loro volta i fornitori. Diciamo pure ad onor del vero che questa “norma” dovrebbe essere integrata da uno smobilizzo immediato di fondi da destinare al pagamento dei fornitori che rinunciano alle “cause giudiziali agli interessi ed alle spese legali”, e dico purtroppo fino ad ora questo smobilizzo si incomincia a intravedere solo in Campania, mentre nelle altre regioni ancora tutto tace. Bisogna anche aggiungere che, il principio della «impignorabilità» a mio parere,è una norma che lede i diritti dei privati, ma questa iniziativa è resa necessaria dal rischio di bancarotta che incombe, e sul funzionamento degli Ospedali. Ma il rischio denunciato dai creditori è che la norma di oggi serva anche a guadagnare tempo e a vanificare le attese dei creditori: creando una nuova veste giuridica per le Asl, al fine di sottrarsi definitivamente dalle pretese di chi attende i rimborsi da anni. Infatti, «sancire il principio della impignorabilità dei beni delle Asl e delle Aziende Ospedaliere mina alle radici un preciso fondamento giuridico: quello sancito dall´articolo 24 della Costituzione che recita “Ogni individuo può agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi”. È su questo che si basa lo stato di diritto. Non si può comprimere il diritto dei creditori di far valere innanzi ai giudici le proprie ragioni che nascono da crediti per forniture e servizi resi». Aggiungiamo anche che, se vogliamo essere del tutto pessimisti, il pignoramento resta bloccato fino alla fine dell´anno prossimo, e che dopo il 31 dicembre 2011 il povero creditore finalmente che ha aspettato pensa che sarà soddisfatto, invece potrebbe avere una delusione, perché il pignoramento ha carattere reale, è inerente cioè alla cosa pignorata e se questa viene meno, viene meno pure esso. In parole povere: se le Asl cambiano pelle giuridica, addio gruzzolo e sogni. In conclusione diciamo che forse è meglio impegnarsi a trovare una soluzione transattiva in modo tale da poter portare a casa almeno il capitale, e tutto questo bisognerà farlo attraverso l’abbandono delle pratiche Legali, per chi le ha fatte, fare in modo che le fatture siano tutte certificate e quindi liquidabili e prendere i soldi, certamente non è cosa facile, ecco perchè si consiglia l’utilizzo di professionisti che possono affiancare con la loro esperienza e fare in modo di riuscire ad incassare in tempi brevi e con il minimo sforzo sia sotto il profilo economico che sotto il profilo dell’impiego delle risorse aziendali e personali.

Ritardati pagamenti nel Sud, primo semestre 2010

martedì, novembre 9th, 2010

Di questi tempi, così chiamati di “magra”, e con un sistema della Pa bloccato nei pagamenti ai fornitori, da una recente indagine svolta nel Sud Italia, il sistema privato appare più in salute. Infatti, nel 1° semestre 2010 il 38,52% delle aziende pugliesi è stato infatti puntuale nel saldare i propri fornitori, rimanendo sopra la media del Sud (34,88%) e poco sotto quella nazionale, su cui si attesta la Basilicata (40,93%).

Calabria e Molise, aumentano i giorni di ritardo nei pagamenti

lunedì, settembre 20th, 2010

Secondo Assobiomedica in soli 3 mesi, da maggio a luglio, i tempi di rimborso dei crediti è cresciuto di 10 giorni toccando la punta massima, da 2 anni a questa parte, di 297 giorni; le sofferenze finanziarie più pesanti sono a carico delle realtà regionali del meridione con Molise e Calabria che superano gli 800 giorni. Anche in questo caso aggiungiamo che se i Crediti sono opportunamente gestiti da società specializzate in Gestione del Credito, possiamo confermare che si riducono notevolmente i tempi di pagamento, soprattutto nelle regioni citate sopra.

Sanità pagamenti al rallentatore

mercoledì, settembre 8th, 2010

La Corte dei Conti ha lanciato un allarme molto forte ( è anni che lancia allarmi ma è tutto sempre come prima!!!), sugli interessi che si rischia di andare a pagare nei confronti dei fornitori della PA. Questo discorso vale soprattutto per alcune Regioni Italiane virtuose che sono molto ferme con i pagamenti ( vedi Calabria,Campania, Puglia, Sicilia e Lazio). Infatti nonostante una legge imponga un termine di 60 giorni come pagamento delle suddette forniture, in certi casi si aspettano anche 809 giorni per incassare le fatture ( vedi Calabria). Il problema si riflette anche sulle strutture convenzionate, sulle farmacie, sulle cooperative che forniscono assistenza alla PA.  Per questo il governo ha deciso di bloccare per Legge, le azioni di rivalsa delle imprese nei confronti delle Regioni con i conti Sanitari dissestati, ma solo fino a fine anno, infatti entro il 31 Dicembre 2010, i Commissari o chi per essi, definita la massa debitoria dovranno aver predisposto dei piani di rimborso, pena il non trasferimento di ulteriori fondi necessari al regolare andamento ( stipendi ecc. ecc.) e soprattutto rischi di tagli del personale e poltrone in varie strutture. Come sempre concludiamo che se i Crediti verso la PA sono opportunamente gestiti, si ottengono risultati sicuramente migliori che aspettare e poi agire legalmente, anche perchè si devono quasi sempre anticipare soldi.