Archive for the ‘Regione Calabria’ Category

Regione Calabria: non si possono nominare i DG

giovedì, settembre 11th, 2014

In un comunicato, il Ministero della Salute, ha precisato che la Giunta della Regione Calabria in questo momento essendo in “prorogatio”, non può nominare i DG delle Aziende Sanitarie. A questo punto il piano di rientro della Regione, subisce un rallentamento dovuto alla mancanza di “poteri decisionali” , e tutto ricade sulle spalle dei sub commissari.

Ritardati pagamenti per i fornitori del tessile e sterilizzazione nella Sanità Pubblica

lunedì, gennaio 31st, 2011

Da un rapporto stilato nel 2010, emerge che i pagamenti sono a rilento anche per le imprese che forniscono alla Sanità Pubblica i servizi tessili, di sterilizzazione e fabbricazione di dispositivi medici. Nei casi virtuosi il saldo della fattura arriva con un ritardo di 2 mesi dalla scadenza ma ci si avvicina ai 12 mesi, con picchi negativi che toccano i 14. È quanto avviene in Campania, Calabria ed Emilia Romagna, mentre la media nazionale supera i 7 mesi. Come sempre il nostro consiglio è di affidarsi a Società specializzate nella gestione del Credito con Tutela Legale integrata, dove il credito viene gestito in modo proattivo, senza costi fissi e con risultati otti dopo pochi mesi.

Scattato il blocco pignoramenti fino al 31 Dicembre 2011

venerdì, dicembre 17th, 2010

Scatta il blocco dei pignoramenti nelle “Regioni canaglia” su debiti per 14,2€mld, questo è quanto stabilito dalla legge di stabilità “blindata”. A questo punto gli imprenditori che lavorano con la Pa e provano a sopportare l’eterno rallentatore che caratterizza i suoi pagamenti a singhiozzo si mettano l’anima in pace: nella nuova manovra incontreranno più brutte notizie che aiuti scaccia-crisi. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a Società specializzate nella Gestione del Credito con Tutela Legale integrata, in modo tale che possano essere supportate a migliorare la loro esposizione finanziaria a costi estremamente ridotti e soprattutto post-incasso vostro.

La Finanziaria “congela” i debiti delle Asl delle Regioni Commissariate

giovedì, novembre 25th, 2010

Il giudizio delle Associazioni Forensi e delle Categorie Imprenditoriali sulla cosidetta norma “salva-sanità”, che viene applicata in tutte quelle Regioni che hanno attuato un piano di rientro concordato con il Governo, quindi anche in Campania, è riuscita a passare quasi inosservata, soprattutto grazie  al caos del disastro rifiuti che si è creato in Campania. L’articolo inserito nella Finanziaria appena passata alla Camera, «congela» ancora per un anno la possibilità, per i creditori delle Regioni che abbiamo dettoprima, di ottenere le somme dovute da anni, prorogando il tutto al 31 Dicembre 2011. Sicuramente questa è una decisione che danneggia tutti i livelli dei fornitori, dalle potenti lobby dei fornitori clinico-ospedaliere, ma anche la serie di piccole e medie imprese, le centinaia di farmacie, ortopedie che non sanno più come pagare a loro volta i fornitori. Diciamo pure ad onor del vero che questa “norma” dovrebbe essere integrata da uno smobilizzo immediato di fondi da destinare al pagamento dei fornitori che rinunciano alle “cause giudiziali agli interessi ed alle spese legali”, e dico purtroppo fino ad ora questo smobilizzo si incomincia a intravedere solo in Campania, mentre nelle altre regioni ancora tutto tace. Bisogna anche aggiungere che, il principio della «impignorabilità» a mio parere,è una norma che lede i diritti dei privati, ma questa iniziativa è resa necessaria dal rischio di bancarotta che incombe, e sul funzionamento degli Ospedali. Ma il rischio denunciato dai creditori è che la norma di oggi serva anche a guadagnare tempo e a vanificare le attese dei creditori: creando una nuova veste giuridica per le Asl, al fine di sottrarsi definitivamente dalle pretese di chi attende i rimborsi da anni. Infatti, «sancire il principio della impignorabilità dei beni delle Asl e delle Aziende Ospedaliere mina alle radici un preciso fondamento giuridico: quello sancito dall´articolo 24 della Costituzione che recita “Ogni individuo può agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi”. È su questo che si basa lo stato di diritto. Non si può comprimere il diritto dei creditori di far valere innanzi ai giudici le proprie ragioni che nascono da crediti per forniture e servizi resi». Aggiungiamo anche che, se vogliamo essere del tutto pessimisti, il pignoramento resta bloccato fino alla fine dell´anno prossimo, e che dopo il 31 dicembre 2011 il povero creditore finalmente che ha aspettato pensa che sarà soddisfatto, invece potrebbe avere una delusione, perché il pignoramento ha carattere reale, è inerente cioè alla cosa pignorata e se questa viene meno, viene meno pure esso. In parole povere: se le Asl cambiano pelle giuridica, addio gruzzolo e sogni. In conclusione diciamo che forse è meglio impegnarsi a trovare una soluzione transattiva in modo tale da poter portare a casa almeno il capitale, e tutto questo bisognerà farlo attraverso l’abbandono delle pratiche Legali, per chi le ha fatte, fare in modo che le fatture siano tutte certificate e quindi liquidabili e prendere i soldi, certamente non è cosa facile, ecco perchè si consiglia l’utilizzo di professionisti che possono affiancare con la loro esperienza e fare in modo di riuscire ad incassare in tempi brevi e con il minimo sforzo sia sotto il profilo economico che sotto il profilo dell’impiego delle risorse aziendali e personali.

Ritardati pagamenti nel Sud, primo semestre 2010

martedì, novembre 9th, 2010

Di questi tempi, così chiamati di “magra”, e con un sistema della Pa bloccato nei pagamenti ai fornitori, da una recente indagine svolta nel Sud Italia, il sistema privato appare più in salute. Infatti, nel 1° semestre 2010 il 38,52% delle aziende pugliesi è stato infatti puntuale nel saldare i propri fornitori, rimanendo sopra la media del Sud (34,88%) e poco sotto quella nazionale, su cui si attesta la Basilicata (40,93%).

Regione Calabria:definito l’ammontare del Debito Sanitario

martedì, ottobre 26th, 2010

Il Sub Commissario della Sanita, il dott. Zuccatelli con il Presidente della Regione dott. Scoppelliti, hanno confermato in una conferenza stampa tenutasi ieri, che il disavanzo della Sanità per la Regione Calabria ammonta ad € 1,2 miliardi al 31 Dicembre del 2008, ora la riunione che in un primo momento doveva essere fatta oggi a Roma con i Ministri dell’Econiomia per poter sbloccare i fondi necessari a cominciare a ripianare i debiti verso i fornitori, è stata spostata a domani 27 Ottobre 2010. Durante l’incontro tutta la Dirigenza della Regione Calabria, con il Presidente ed il Sub Commissario in testa, oltre ai conti, presentaranno anche il loro piano per ripianare i debiti pregressi, nel minor tempo possibile e soprattutto “nel miglior modo possibile” per la Regione stessa.

In conclusione si pensa e si spera che si possa arrivare ad uno sblocco della situazione di stallo che si è venuta a creare nel corso degli anni, anche se la nostra previsione è che il cammino sarà molto difficile e lungo, ma non impossibile.

Appena sarà possibile vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi che si verranno a creare.

Regione Calabria: “tolte” 6 strutture da funzioni Ospedaliere

lunedì, ottobre 18th, 2010

Il Presidente della Regione Calabria dott. Scopelliti, illustrando le nuove linee guida del piano di rientro della Regione Calabria, precisa che delle 18 Strutture da riconvertire ( in base ai dati forniti dal Dipartimento della Salute), ben 6 di esse non avranno più funzioni Ospedaliere. Delle rimanenti 12 ( che comunque saranno sempre da riconvertire), 4 strutture saranno destinate a diventare Ospedali di Zona Montana, mentre nelle restanti 8 non saranno attivate funzioni Ospedaliere ed avranno sede gli Ospedali Distrettuali. Gli Ospedali di Zona Montana, che saranno Acri – Sab Giovanni in Fiore – Soveria Mannelli – Serra San Bruno, oltre ai servizi previsti di Medicina, Anestesia, Chirurgia, Pronto Soccorso semplice, saranno svolte anche le tipiche funzioni di Ospedale Distrettuale che eroga anche servizi territoriali, tra cui il 118.

Calabria e Molise, aumentano i giorni di ritardo nei pagamenti

lunedì, settembre 20th, 2010

Secondo Assobiomedica in soli 3 mesi, da maggio a luglio, i tempi di rimborso dei crediti è cresciuto di 10 giorni toccando la punta massima, da 2 anni a questa parte, di 297 giorni; le sofferenze finanziarie più pesanti sono a carico delle realtà regionali del meridione con Molise e Calabria che superano gli 800 giorni. Anche in questo caso aggiungiamo che se i Crediti sono opportunamente gestiti da società specializzate in Gestione del Credito, possiamo confermare che si riducono notevolmente i tempi di pagamento, soprattutto nelle regioni citate sopra.

Sanità pagamenti al rallentatore

mercoledì, settembre 8th, 2010

La Corte dei Conti ha lanciato un allarme molto forte ( è anni che lancia allarmi ma è tutto sempre come prima!!!), sugli interessi che si rischia di andare a pagare nei confronti dei fornitori della PA. Questo discorso vale soprattutto per alcune Regioni Italiane virtuose che sono molto ferme con i pagamenti ( vedi Calabria,Campania, Puglia, Sicilia e Lazio). Infatti nonostante una legge imponga un termine di 60 giorni come pagamento delle suddette forniture, in certi casi si aspettano anche 809 giorni per incassare le fatture ( vedi Calabria). Il problema si riflette anche sulle strutture convenzionate, sulle farmacie, sulle cooperative che forniscono assistenza alla PA.  Per questo il governo ha deciso di bloccare per Legge, le azioni di rivalsa delle imprese nei confronti delle Regioni con i conti Sanitari dissestati, ma solo fino a fine anno, infatti entro il 31 Dicembre 2010, i Commissari o chi per essi, definita la massa debitoria dovranno aver predisposto dei piani di rimborso, pena il non trasferimento di ulteriori fondi necessari al regolare andamento ( stipendi ecc. ecc.) e soprattutto rischi di tagli del personale e poltrone in varie strutture. Come sempre concludiamo che se i Crediti verso la PA sono opportunamente gestiti, si ottengono risultati sicuramente migliori che aspettare e poi agire legalmente, anche perchè si devono quasi sempre anticipare soldi.

Calabria: piano di rientro approvato

lunedì, agosto 2nd, 2010

Nel mese di Luglio 2010, il Governatore Giuseppe Scopelliti ha presieduto la riunione di Giunta che, si è occupata principalmente di Sanità e Bilancio. In materia Sanitaria, su proposta dello stesso presidente Scopelliti, la Giunta ha approvato una serie di provvedimenti legati al Piano di rientro. Nello specifico le deliberazioni riguardano la rete Ospedaliera, la rete delle emergenze urgenze, gli schemi di contratto con i privati ospedalieri e ambulatoriali e la riorganizzazione della rete dei Centri Unici di Prenotazione ospedaliere (CUP).  Sono stati, poi, definiti i tetti di spesa per acquisiti  di beni e servizi delle aziende sanitarie e ospedaliere per l’anno 2010. Inoltre, è stato disposto il nuovo modello di Piano dei conti regionali ed il manuale delle procedure contabili del Servizio sanitario regionale. La Giunta ha approvato i provvedimenti sulla razionalizzazione ed il riordino della spesa pubblica . “Con questa manovra – ha detto l’assessore al Bilancio Giacomo Mancini – saranno recuperati quindici milioni per il 2010 e quaranta milioni all’anno dal 2011. Senza mettere le mani nelle tasche dei calabresi consentiamo alla Calabria di iniziare a risollevare la situazione finanziaria disastrosa ereditata dal passato e imbocchiamo, con decisione, un percorso virtuoso che ci consentirà di guadagnare credibilità con il Governo nazionale e con le istituzioni europee. Abbiamo deciso di tagliare gli sprechi, abbiamo posto mano agli sperperi, abbiamo ridotto le spese di funzionamento della Regione e degli Enti strumentali ed abbiamo definanziato una serie di leggi  che hanno esaurito la loro funzione sociale. Abbiamo anche provveduto ad alleggerire il bilancio della regione di una serie di mutui pluriennali, adottati dalla precedente Giunta, in piena campagna elettorale. Previsto anche il taglio alle “auto blu” attraverso la riduzione dei costi per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio delle autovetture di servizio per un risparmio di circa 0,4 milioni di euro. Dal 2011, invece,  è previsto un risparmio di oltre quaranta milioni di euro all’anno, attraverso la riduzione delle spese di funzionamento della regione per circa 12,5 milioni di euro, la riduzione delle spese di funzionamento degli enti strumentali per cinque milioni, il definanaziamento di leggi di spesa per circa 15 milioni di euro e l’abrogazione di norme sul collegato 2010 per circa 7,8 milioni di euro.