Nonostante la crisi e la stretta bancaria, il Credit manager non è ancora riuscito ad imporsi come figura necessaria allo sviluppo e consolidamento di una qualsiasi azienda, a differenza di altri Stati Europei, dove la figura del Credit Manager è vista con un occhio particolare in ottica Basilea 2 e 3. Il Credit Manager che si stà evolvendo nel nostro Paese, comincia ad essere visto come una figura centrale all’interno dell’azienda che fà da “punto di incontro” tra la Azienda stessa e il servizio esternalizzato mirato alla Gestione del Credito in modo proattivo, e non passivo. Infatti ci si deve assolutamente rendere conto che non basta più la classica telefonata finalizzata al recupero dei crediti a fattura ormai scaduta, ma ad una vera e propria strategia preventiva, che và dalla valutazione alla affidabilità di un Cliente, ed in taluni casi anche a poter prevedere una futura trasformazione in cattivi pagatori, sempre lavorando a stretto contatto con il reparto commerciale, che pur avendo altri target ( vendita) deve rafforntarsi con il reparto finanziario, se l’azienda vuole essere e rimanere competitiva nel mercato. Ma per fare tutto questo non è più possibile farlo internamente all’azienda, per svariati motivi che andiamo ad elencare: costi fissi elevati del personale, costi di preparazione del personale, non redditività delle persone impiegate, a differenza se le stesse persone impiegate venissero dedicate alla vendita, in caso di aumento o diminuzione del flusso di lavoro la difficile gestione del personale in più od in meno, ed è per questo che ci si affida sempre di più a Società specializzate alla Gestione del Credito con Tutela Legale integrata, focalizzata su questa tipologia di interventi, senza costi fissi e con risultati ottimi.
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