Gestione dei Crediti

·         Dall’indagine svolta da Banca d’Italia, su un campione di oltre 4.000 aziende dell’industria, dei servizi e delle costruzioni, quasi due terzi delle imprese hanno risentito significativamente della crisi; l’impatto è più forte nell’industria manifatturiera, che corrisponde all’incirca al 70% delle imprese, meno nei servizi e nel settore energetico estrattivo; da ottobre 2008 le aziende esportatrici hanno registrato un calo del fatturato medio pari al 17%. Secondo le aziende più colpite la crisi si è manifestata con un calo della domanda e con la difficoltà di pagamento da parte della clientela che riguarda il 63,9% delle imprese;

·         L‘Isfol, che annualmente censisce le professioni più richieste tramite le inserzioni sui giornali, scopre quest’anno il boom dell’addetto al recupero crediti; lo scorso anno il recupero dei crediti era al 34° posto tra le figure professionali più richieste mentre quest’anno è balzato al 4° posto.

Da un indagine effettuata sul territorio Italiano presso le PMI, è merso che il recupero giudiziale del debito, a causa delle procedure di intervento  e per il depotenziamento delle esecuzioni, oltre che per i meccanismi processuali che rallentano e riducono l’efficacia della procedura, è necessario che sia sottoposto ad analisi approfondite ma soprattutto  deve essere supportato da azioni parallele che riducano i costi e ne aumentino l’efficacia, dando in outsourcing la Gestione del Credito a Società Specializzate, di cui la Società Bams Srl ne è un ottimo esempio di professionalità e competenza sul territorio Italiano.

Banca Sella e Sace hanno firmato un accordo per sostenere le pmi che vogliono investire sui mercati internazionali, a seguito del quale viene rilanciato Sella export che prevede un plafond da 20 milioni di Euro e la garanzia di Sace fino a un massimo del 70% dell’importo richiesto; il finanziamento è destinato alle pmi con un fatturato non superiore a 250 milioni di Euro di cui almeno il 10% rivolto ai mercati esteri, che mantengono in Italia la sede legale, la direzione commerciale, l’attività di ricerca e sviluppo e una parte sostanziale delle attività produttive;

·         Per richiedere la Certificazione del Credito relativo a somministrazioni, forniture e appalti, questo dovrà essere “non prescritto, certo, liquido ed esigibile”; il titolare potrà presentare domanda di certificazione alla PA che ha il debo “identificandosi” mediante un lungo elenco di dati (dal capitale sociale alla sede legale), individuando l’ufficio competente dell’amministrazione debitrice ed allegando prova scritta che attesti l’esistenza del credito. A quel punto il responsabile dell’ufficio di ragioneria dell’amministrazione avrà 20 giorni per rispondere, un termine che è semplicemente “ordinatorio” non vincolante; ottenuta la certificazione l’impresa potrà richiedere la cessione del credito a una banca o a un qualsiasi intermediario finanziario. Nel momento in cui avviene la cessione l’impresa si libera di qualsiasi obbligo e non deve garantire l’adempimento della Pa.

·         da una ricerca condotta dalla Sda Bocconi l’elevato ritardo nei pagamenti da parte dei  clienti è il problema che più preoccupa il 39% delle imprese italiane; altri ostacoli derivano dai costi elevati nella gestione del rapporto creditizio (22%), dall’insolvenza dei clienti (18%) e dalle difficoltà nel valutare l’affidabilità della controparte (17%). In calo il numero delle imprese che vedono nella cessione dei crediti un’alternativa al finanziamento bancario  (il dato passa dal 23% di una ricerca analoga del 1996 al 16%); mentre è in crescita le Aziende che decidono di affidarsi alla Gestione del Credito in Outsourcing, che rispetto alle due soluzioni precedenti ha il vantaggio di avere molto di più la situazione sotto controllo, dei costi vicini allo ZERO e delle ottime performance. 

·         Con un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 157 del 9 luglio 2009 prevede che potranno cedere alle banche o agli intermediari finanziari autorizzati i corrispettivi non ancora pagati  dalle P.A. per somministrazioni, forniture ed appalti a condizione che siano liquidi, esigibili e non ancora caduti in prescrizione;  per realizzare la cessione pro soluto degli importi i creditori dovranno presentare agli enti locali debitori istanza di certificazione del decreto entro il 31 dicembre 2009;

Dalla gestione finanziaria del 2008 è emerso un debito per spese di giustizia quantificato in circa 280 milioni di Euro, di cui 230 formati da oneri indifferibili relativi a spese liquidate con provvedimenti dell’autorità giudiziaria, tra cui i costi del gratuito patrocinio; secondo Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia, tale situazione è causata dalla carenza di fondi che, soprattutto nel 2008, ha interessato gli stanziamenti destinati al capitolo dedicato alle spese di giustizia