· In questo momento caratterizzato da una crisi generale del sistema economico, il settore del recupero/gestione crediti assolve ad un ruolo determinante diventando un settore trainante capace di ridare linfa vitale ai bilanci delle società Clienti; gli Istituti Finanziari e le Società Finanziarie considerano fisiologica e “programmata” una percentuale di insoluti e piuttosto che gestire il recupero, ritengono conveniente affidare in outsourcing la gestione delle pratiche; il problema è che non capiscono che se l’outsourcing lo fai prima dell’insoluto, sicuramente eviti costi aggiuntivi, perdite di tempo ma soprattutto riesci a gestire molto bene il Cliente. Purtroppo in Italia vi è una prassi molto consolidata di non “voler gestire il proprio Cliente” (questo per le Società Finanziarie e simili), in quanto viene visto come un obbligo il poterlo perseguire in caso di insoluto, senza voler vedere/capire le problematiche che sono insorte a quel Cliente, quindi nella maggior parte dei casi una migliore e tempestiva risoluzione del possibile insoluto. E tutto sommato si è acquisito un nuovo cliente. Questo lo si ottiene solo con una corretta Gestione del Credito.
Archive for marzo, 2009
Come gestire i vostri Crediti/Insoluti
martedì, marzo 31st, 2009Lo stato vuole ridurre le esposizioni della PA
martedì, marzo 31st, 2009· Nel corso dell’anno 2008 i tempi di solvibilità dello Stato verso i suoi fornitori si sono allungati fino a 169 giorni lavorativi ( è un valore medio non settoriale) ; se si aggiungono le fatture inevase in carico a Regioni, Province e Comuni (115 miliardi di Euro al 30 giugno 2008 secondo la Banca d’Italia) e gli interessi di mora (13 miliardi) il conto arriva a sfiorare i 200 miliardi, un settimo del Pil Italiano. Sembra che a far fronte a questo situazione paradossale vi sia l’emendamento che dovrebbe entrare in vigore il 10 aprile 2009, che prevede lo sblocco dei crediti maturati nel 2008 dai fornitori delle PA e l’obbligo tassativo, per queste ultime, di liquidare le loro fatture entro i 60 giorni. Sarà Vero?
La figura del Credit Manager e l’outsourcing
martedì, marzo 31st, 2009· Il Credit Manager ha il compito importante di prevenire il rischio del credito prima di doverne tentare il recupero, egli deve saper valutare i pericoli di insolvenza dei diversi clienti e lo possiamo raffigurare come figura mediana tra il reparto finanziario ed il commerciale. Ha l’incarico di valutare la solvibilità della clientela per la concessione dei fidi, ma al tempo stesso anche di definire gli strumenti di pagamento idonei. Il Credit Manager svolge un ruolo delicato e strategico per mantenere la fidelizzazione dei clienti e non far venire meno il credito alle imprese, ma spesso la sola figura del Credit Manager non riesce ad essere sufficiente e quindi gli deve essere affiancata od una Società specializzata nella Gestione del Credito, Bams ne è un esempio, o delle persone che lo possano aiutare ad eseguire il lavoro. Ma dal punto di vista societario, si è spesso restii ad assumere personale (soprattutto in questi periodi di crisi) ed bisogna anche dire con tutta onestà che per una società è sicuramente più redditizio impiegare del personale per vendere che recuperare soldi, quindi si opta per la soluzione dell’outsourcing. L’outsourcing se fatto bene, e confermo che la società Bams di Trezzano sul Naviglio è una soluzione molto valida in rapporto alla qualità/costo, è sicuramente più redditizio, non è un costo fisso ed è totalmente “detraibile” dalla società che ne fà uso.
Ultime Notizie
martedì, marzo 31st, 2009Forse già da domani sarà varata la proposta della Commissione Ue che stabilisce che lo Stato dovrà pagare i fornitori a 30 giorni, scaduti i quali il creditore sarà indennizzato con una somma pari al 5% dell’ammontare in questione.
Fonte Il Sole 24 ore
Le incoerenze Italiane
martedì, marzo 31st, 2009“Recenti vicende”, come la crisi finanziaria di Taranto o il ripiano dei debiti sanitari della Regione Lazio, i debiti della regione Campania nella mia mente si pongono come un’annosa questione dello “sgangherato decentramento italiano”. La mia domanda è, deve o non deve il governo centrale intervenire per salvare un governo locale in crisi finanziaria irreversibile? La nostra stessa Costituzione sembra escluderlo, tant’è che all’articolo 119 recita: “è esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti contratti (dagli enti territoriali)”. Ma la risposta che mi dò è che in molti casi lo Stato non può farne a meno, per la presenza di altri vincoli costituzionali, e di proprie specifiche responsabilità nella vicenda. Il problema è che queste azioni di salvataggio possono generare aspettative pericolose per tutti gli enti locali, con il rischio di scatenare un’irresponsabilità finanziaria diffusa. A mio parere è necessario che questi interventi, quando si fanno, siano accompagnati da sanzioni non solo di tipo economico ma anche giudiziale sulle persone che gestiscono le risorse per gli enti locali coinvolti, e probabilmente sarebbe utile che le stesse sanzioni ricadessero sui cittadini stessi, solo colpevoli di aver eletto governanti incompetenti.
Regione Campania, una bomba ad orologeria …
martedì, marzo 31st, 2009In Campania il “buon Bassolino” ha per le mani una bomba da 200 milioni di euro, cioè un malloppo di spese legali e interessi di mora che la regione Campania si deve accollare per rimediare ai ritardati pagamenti dei fornitori da parte delle Asl campane. A questo punto con l’intento di arginare la pericolosa spirale, la giunta regionale guidata dal ”buon Bassolino”, con la deliberazione numero 541 dello scorso 20 marzo, ha deliberato disposizioni urgenti per cercare di contrastare i ritardi nei pagamenti delle aziende sanitarie locali. Finalmente la Regione, ha preso atto che il ritardo accumulato dalle aziende sanitarie causa, ogni anno, un maggior esborso di circa 200 milioni di euro, dei quali 100 milioni per spese legali, e altri 100 milioni per interessi di mora e di dilazione. Questo provvedimento indica ai nuovi direttori generali specifici obiettivi da raggiungere, per esempio come «assicurare la immediata registrazione contabile delle fatture passive», o «assicurare il pagamento tempestivo delle fatture di piccoli importi e/o di piccoli fornitori, onlus, in modo da evitare le spese legali di recupero crediti che su tali piccoli importi finiscono per moltiplicare i costi», o ancora, «collaborare con Soresa spa per completare i controlli dei debiti maturati a tutto il 2006». La sanità della Regione Campania è una vera e propria voragine senza fondo, dove riesce ad ”inghiottire” risorse in quantità industriale, infatti rappresenta la sanità più costosa d’Italia e assorbe il 60% del bilancio regionale. Si ipotizza un possibile commissariamento governativo che ha allarmato Bassolino, il governatore la settimana scorsa ha azzerato le cariche dei manager delle Asl, piazzandovi al loro posto tutti uomini di sua fiducia. La sanità campana, in sostanza, adesso è in attesa della valutazione dei ministeri dell’economia e della salute.
Nuovo riassetto nella Sanità Siciliana.
lunedì, marzo 30th, 2009Il giorno 24 Marzo 2009, vi è stata una maratona notturna all’Assemblea regionale siciliana e come ordine del giorno si parlava della riforma sanitaria. Nella seduta d’aula, terminata all’alba, sono stati approvati i singoli articoli della riforma sanitaria, ma il Presidente dell’Assemblea regionale Francesco Cascio ha aggiornato i lavori al pomeriggio del 25 marzo 2009 con all’ordine del giorno l’approvazione definitiva del nuovo sistema in cui si articolera’ la sanita’ in Sicilia. La riforma riduce, le aziende sanitarie e ospedaliere da 29 a diciassette, mentre i distretti saranno guidati da due direttori: uno sanitario e uno amministrativo.
7 Febbraio 2009, prime inchieste dell’anno in Puglia
lunedì, marzo 30th, 2009L’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco, e’ stato iscritto nel registro degli indagati della Procura distrettuale antimafia di Bari, nell’ambito di una inchiesta su una storia di presunte tangenti. Le indagini, sono relative alla fornitura di servizi e prodotti in ambito sanitario e sarebbero 15 le persone iscritte nel registro degli indagati. L’ipotesi di accusa e’ di associazione a delinquere e corruzione. Dopo aver ricevuto notizia di una sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura distrettuale antimafia di Bari relativa a una presunta storia di tangenti, l’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco si e’ dimesso dalla carica. L’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Desiree Di Geronimo, riguarderebbe la fornitura di servizi e prodotti in ambito sanitario. Sarebbero 15 in tutto le persone iscritte nel registro degli indagati. L’ipotesi di accusa e’ di associazione a delinquere e corruzione. Vendola si dichiara ”ovviamente addolorato per il coinvolgimento in una indagine giudiziaria dell’assessore alla Salute, Alberto Tedesco. L’assessore Tedesco – continua Vendola – rassegnando nelle mie mani le sue irrevocabili dimissioni, anche per potersi difendere in liberta’ e senza coinvolgimento di sorta dell’istituzione regionale, mi ha chiesto di non interrompere l’azione di governo in un momento cosi’ delicato e quindi di nominare senza indugio il nuovo assessore, nella persona del professore universitario, Tommaso Fiore, medico anestesista, molto vicino al presidente.
Pulizia nelle ASL in Campania
lunedì, marzo 30th, 2009Riduzione del numero delle Asl da 13 a 7, con la nomina di un commissario straordinario per ciascuna. La Giunta regionale campana, attua cosi’ una delle misure previste dal provvedimento sulla riorganizzazione del sistema sanitario e la riduzione del deficit. Tutti i direttori generali, dunque, sono stati rimossi dall’incarico, fatta eccezione per il manager di Benevento che resta al suo posto. Tutti gli altri, invece, sono stati sostituiti da commissari ad acta, gia’ nominati dal governatore Antonio Bassolino Le misure adottate dalla giunta campana vanno nella direzione indicata dal Piano di rientro dal deficit finanziario e sono state approvate entro la data del 21 marzo, scadenza fissata d’intesa con il governo nazionale per prevenire il rischio del commissariamento. Nel merito, le Asl della Campania vengono accorpate e passano da 13 a 7. Per ogni nuova Asl e’ stato nominato un commissario, scelto tra il personale della Regione, con il compito di completare al piu’ presto la fase di accorpamento. I nuovi commissari, che resteranno in carica fino al prossimo 30 giugno, sostituiscono i precedenti direttori generali, il cui incarico decade immediatamente con l’eccezione di Bruno De Stefano, unico manager confermato, alla guida dell’Asl di Benevento. Alla Asl Napoli 1 il nuovo commissario e’ Maria Grazia Falciatore, capo di gabinetto del presidente della Regione Campania. Alla Asl Napoli 2 va Lia Bertoli, capo di Gabinetto dell’Arsan. Alla Asl Napoli 3, che accorpa le ex Napoli4 e Napoli5, il nuovo commissario e’ Loredana Cici, capo ufficio legislativo del presidente della Regione Campania. La Asl di Salerno accorpa le ex Sa1, Sa2, Sa3: nuovo commissario e’ Fernando De Angelis, coordinatore area Bilancio della Regione. La Asl di Caserta accorpa le ex Ce1 e Ce2: commissario e’ Mario Vasco, vicecapo di Gabinetto del presidente della Regione. La Asl Avellino accorpa le ex Av1 e Av2: alla sua guida viene nominato Albino D’Ascoli, coordinatore area piano sanitario Regione Campania.
Mission del Blog
lunedì, marzo 30th, 2009Questo blog vuole essere uno strumento di valido aiuto a tutti coloro che svolgono una attività di fornitura sia di beni che di servizi verso altre Aziende od Enti Pubblici, quindi a risolvere le problematiche inerenti i pagamenti, come fare a tenere sotto controllo i pagamenti e/o scaduti ed evitare possibili scaduti. Inoltre per tutti coloro forniscono gli Enti Pubblici periodicamente saranno messe on line notizie a particolari situazioni che si andranno a creare o si sono create, quindi come fare per risolverle.
Buon lavoro